Canti della Via Crucis e
della Settimana Santa

I testi sono riportati così come pubblicati in un libretto dato alle stampe nel 1826. Comunemente attribuiti a Pietro Metastasio, potrebbero essere, invece, opera del gesuita spagnolo don Francesco Saverio Ceballos e quindi risalenti alla metà del XVIII secolo. Venivano cantati durante la celebrazione delle “Tre ore di Agonia”, nata in Perù nel 1660 e introdotta in Italia nel 1786.

Coincidono esattamente con i testi dei canti che vengono ancora oggi eseguiti a Belvedere Marittimo, tranne che per quelli della Settima Parola introdotti da “Jesus autem, emissa voce magna, expiravit”.